Navigazione

ISTAT, calo delle vendite

La diminuzione delle vendite alimentari di aprile, un meno 5,4% a livello di quantità, è il dato peggiore da dicembre dell’anno precedente. La grande distribuzione interverrà martedì 26 settembre alla II edizione di AlimentiPiù. 

immagine in evidenza

La diminuzione delle vendite alimentari di aprile, un meno 5,4% a livello di quantità, è il dato peggiore da dicembre dell’anno precedente. La grande distribuzione interverrà martedì 26 settembre alla II edizione di AlimentiPiù.


E questo dato negativo è avvenuto nonostante l’industria abbia praticato una politica di riduzione dei prezzi franco fabbrica fin dall’inizio dell’anno.
“I dati Istat sulla produzione industriale indicano che, nonostante l’impegno dell’industria alimentare nell’assorbire quanto possibile l’aumento dei costi per cercare un equilibrio tra garantire la tenuta della domanda e salvaguardare la sopravvivenza delle imprese, permane una significativa flessione della domanda, che lascia intravedere un secondo semestre dell’anno molto difficile”. Lo comunica in una nota Federalimentare commentando i dati Istat.
“I dati concernenti le vendite alimentari di aprile indicano un calo tendenziale in quantità del -5,4%, il risultato più pesante dal dicembre scorso. Si tratta - aggiunge la Federazione - di una situazione preoccupante, perché già nel 2022 si era verificato un calo tendenziale medio delle vendite alimentari, in quantità, pari al -4,2%, dopo che per lungo tempo il mercato alimentare era stato caratterizzato da una marcata stabilità”.
“Malgrado i grandi sforzi dell’industria, che da gennaio ad aprile ha praticato una riduzione dei prezzi franco fabbrica pari a -4,6 punti percentuali (dal +13,8% al +9,2%), i prezzi al consumo stanno rientrando con molta fatica, con un arretramento nello stesso periodo del -1,5 punti percentuali (dal +14,9% di gennaio al +13,4% di aprile). A questi – continua la nota - si aggiungono altri dati preoccupanti relativi agli indici di produzione dell’industria alimentare ad aprile, con un tendenziale di produzione pari al -5,6% rispetto all’aprile 2022, dopo il -4,5% registrato a marzo”.
“Alla luce di questo quadro - conclude Federalimentare - il consuntivo di produzione del primo quadrimestre dell’anno si attesta a un tendenziale pari a -1,9%, in controtendenza rispetto al +1,2% con cui si era chiuso, solo quattro mesi prima, il consuntivo di produzione del 2022. Tutti indici che ci allarmano e che potenzialmente fotografano un secondo semestre 2023 preoccupante e in negativo”.

Iscriviti gratuitamente e amplia il tuo bagaglio di conoscenze! Iscriviti al convegno

Dettagli

03/07/2023

Condividi via

News correlate

FAO: l’impegno di Federalimentare per la dieta mediterranea

lun 28 agosto 2023

Federalimentare ha colto l’occasione della partecipazione al “Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite” promosso dalla FAO per porre al...

immagine in evidenza

L'impatto del conflitto Ucraina-Russia sul lattiero caseario

mer 06 aprile 2022

Il comparto lattiero caseario nazionale, nel suo complesso, ha chiuso il 2021 registrando una buona crescita (+4,2% a valore rispetto...

immagine in evidenza

Strategie di chiarifica per la prevenzione dei depositi di quercetina nei vini Sangiovese

mer 17 luglio 2024

La quercetina è un composto fenolico appartenente alla classe dei flavonoli, presente nelle piante, tra cui gli acini d’uva, anche...

immagine in evidenza
Scoprile tutte