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Rapporto Censis Assica-Unaitalia: consumatore più consapevole

La crescita dei costi di produzione, a partire da quelli della fase zootecnica che nei primi due mesi del 2022 registrano un +12,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando per quelli di energia e gas quadruplicati nel 1° bimestre...

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La crescita dei costi di produzione, a partire da quelli della fase zootecnica che nei primi due mesi del 2022 registrano un +12,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando per quelli di energia e gas quadruplicati nel 1° bimestre dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo 2021 e per tutti i cosiddetti costi accessori di produzione (plastica, pallet, cartoni, trasporti ecc.), mette a dura prova il settore avicolo e quello suinicolo che fanno i conti anche con le conseguenze della crisi ucraina e l’impegno verso una transizione ecologica in linea con le richieste dell’UE e del Green Deal. Della filiera della carne AlimentiPiù tratterà mercoledì 21 settembre alle ore 9.00.

Assica e Unaitalia analizzano le criticità del momento alla luce dei risultati del rapporto Censis “Per il buon uso del Recovery Fund nel rilancio delle filiere della carne”. Il documento certifica le reali aspettative dei consumatori alla luce degli effetti economici e sociali delle emergenze e della crescente centralità della sostenibilità ambientale.

Il rapporto evidenzia come la maggioranza degli italiani consideri la carne parte integrante della propria alimentazione, sia attento alla sostenibilità purché senza maggiori costi e tema di perdere capacità di acquisto. Per questo, la transizione ecologica – secondo Assica e Unaitalia – deve essere ben programmata, per evitare di mettere a rischio due comparti strategici dell’agroalimentare da 13,9 miliardi di euro e 93.900 addetti. Ma anche per evitare che l’inflazione (a marzo +6,7% su base annua – stime Istat) e i costi della transizione si ripercuotano sui consumatori che – come emerge dal rapporto – sentono già minacciato dalle emergenze il proprio potere di acquisto (78%). Il 94,5% ritiene necessario dare molta più attenzione alla sostenibilità sociale ampiamente intesa, come benessere delle persone e condizioni dei lavoratori. Per il 63,6% degli italiani, infatti, prima di passare alle energie verdi e rinnovabili occorre valutarne il costo per imprese e famiglie. E per il 54,9% oggi la priorità è contenere il prezzo dell’energia.


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20/06/2022

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