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Sviluppare abilità pratiche e competenze professionali

Pandino è sede dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente, conosciuto fin dalle origini come Scuola Casearia poiché da sempre specializzato nella formazione di tecnici della filiera lattiero-casearia. Scelta di campo legata alla tradizione della Scuola e al territorio, perché il...

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Pandino è sede dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente, conosciuto fin dalle origini come Scuola Casearia poiché da sempre specializzato nella formazione di tecnici della filiera lattiero-casearia. Scelta di campo legata alla tradizione della Scuola e al territorio, perché il percorso offre, oltre alla formazione teorica, anche la pratica professionale.

Una scuola profondamente legata alla realtà socio-economica, produttiva e culturale del territorio in cui è nata e opera. Ne abbiamo parlato con Carla Bertazzoli, docente e direttrice della Scuola Casearia. Ma di formazione ne parleremo anche mercoledì 25 maggio, insieme a Guido Tallone Tecnologo AGENFORM, Giampaolo Gaiarin, Tecnologo Fondazione Edmund Mach e Valentina Antonucci, Direzione ITS Agrorisorse.

Come si è trasformata la scuola in questi sessant’anni?

“Con le mani nel latte” la Scuola Casearia ha attraversato oltre sessant’anni di storia e vuole continuare a essere protagonista innovando nel solco della tradizione. Gli antichi valori e l’esperienza acquisita nel tempo sono una base solida su cui continuare a costruire. A questa si aggiungono la professionalità e la passione delle persone impegnate nei vari ambiti che coltivano conoscenza e saper fare, unici motori capaci di creare innovazione e aprire nuovi orizzonti tutti da esplorare.

Perché la Scuola Casearia rappresenta un unicum nel panorama nazionale?


Perché è l’unica realtà formativa che gestisce, come azienda speciale e con personale dell’Istituto, un caseificio produttivo statale. È proprio il caseificio, che potremmo definire come il core business della Scuola, lo spazio in cui gli studenti, attraverso una didattica laboratoriale ormai consolidata da decenni, sviluppano abilità pratiche e competenze professionali. La Scuola forma tecnici il cui tasso di occupazione lavorativa dopo il diploma è molto elevato. Quest’ultimo aspetto si realizza grazie alla stretta collaborazione con AssoCasearia Pandino, associazione che riunisce i diplomati della Scuola Casearia di Pandino, e al rapporto diretto e quotidiano con le aziende del settore, dalle multinazionali presenti sul territorio ai piccoli caseifici a conduzione familiare.

Come si svolge la didattica?

Nel caseificio didattico, completamente attrezzato, gli allievi eseguono esercitazioni pratiche di trasformazione di latti di varie specie – vacca, capra, pecora e bufala – in numerosi prodotti caseari – formaggi freschi, stagionati e a pasta filata, latte fermentato, ricotta, gelato – che vengono curati anche durante l’eventuale periodo di stagionatura e successivamente posti in vendita nello spaccio interno. Annessi al caseificio sono presenti laboratori di chimica e microbiologia lattiero-casearia dove le materie prime in entrata e i prodotti realizzati vengono sottoposti alle operazioni di controllo. Sono inoltre presenti un microbirrificio e una serra per completare la preparazione in un ambito agroalimentare più ampio.

Da chi è frequentata la Scuola?

La Scuola facilita la frequenza anche da parte di studenti e studentesse provenienti da diverse regioni d’Italia e anche dall’estero, grazie alla presenza di un moderno Convitto/College annesso alla Scuola. Si tratta di una struttura ampia e luminosa, dotata di aule studio attrezzate, aula video e spazi comuni, oltre a 23 stanze, ciascuna fornita di bagno e attrezzata con scrivania, libreria e collegamento a internet. Qui le allieve e gli allievi possono alloggiare e studiare con l’assistenza costante di personale educativo dipendente dal MIUR. Il Convitto può ospitare fino a 46 convittori, oltre a semiconvittori che rientrano in famiglia al termine della giornata scolastica e di studio.

Qual è la durata dei corsi?


Il percorso formativo dura 5 anni: è mirato all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze professionali e ha come obiettivo l’inserimento lavorativo oppure la prosecuzione con studi universitari o entro percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS). In particolare, presso la nostra sede è attivo un percorso ITS, giunto quest’anno alla sesta edizione, essendo l’Istituto Stanga socio della Fondazione Agrorisorse. Tale percorso consente l’acquisizione del diploma di “Tecnico superiore specializzato nei processi di trasformazione, gestione e valorizzazione della filiera lattiero-casearia”.

Quali sono i programmi per il prossimo futuro?


Dall’anno scolastico 2023/2024, verrà attivato il percorso sperimentale per l’ottenimento del diploma di maturità in quattro anni, secondo una proposta del ministero rivolta, da quest’anno, anche agli istituti professionali. La sperimentazione quadriennale è fortemente motivata dal fatto che il nostro Istituto ha, da sempre, un numero di richieste di diplomati, da parte di alcune tra le più importanti aziende del settore lattiero-caseario italiano, superiore alla disponibilità di studenti in uscita. Il percorso quadriennale non deve essere visto come uno sconto, ma come un modo nuovo di fare scuola, investendo nello specifico su metodologie innovative e sulla qualità dell’insegnamento, più che sulla quantità, tenendo conto delle attività didattiche fuori dall’aula. Le attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) sia presso il caseificio didattico per attività di produzione, vendita e marketing dei prodotti caseari o presso aziende del territorio, si svolgono durante il periodo di sospensione dell’attività didattica e durante le vacanze estive, natalizie e pasquali.

È un modo per offrire concrete prospettive di occupabilità…

L’ultima riforma degli istituti professionali ha voluto trasformare le scuole professionali in scuole dell’innovazione, aperte e concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, con percorsi di apprendimento personalizzati, un bilancio formativo per ciascun studente, docenti tutor, un modello didattico che raccorda direttamente gli indirizzi di studio ai settori produttivi di riferimento. Nel nostro Istituto applichiamo metodologie didattiche per un apprendimento induttivo, attraverso esperienze di laboratorio e in contesti operativi, per mezzo di analisi e soluzione di problemi legati alle attività economiche di riferimento; inoltre lavoro cooperativo per progetti e attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro già dalla seconda classe del biennio.

Che valore date all’aspetto laboratoriale?

Da sempre, presso la Scuola, le attività didattiche sono supportate da quelle laboratoriali-esperienziali, soprattutto per le discipline tecniche. In particolare, durante le esercitazioni, è molto frequente l’articolazione del gruppo classe, anche grazie alla presenza in organico di docenti con competenze tecnico-pratiche. Le discipline caratterizzanti il nostro percorso di studi, oltre alle esercitazioni presso il caseificio didattico e i laboratori di biologia e chimica applicata ai processi di trasformazione, sono Agronomia del territorio agrario e forestale, Tecniche delle produzioni vegetali e zootecniche, Economia agraria e legislazione di settore agraria e forestale, Gestione e valorizzazione delle attività produttive e sviluppo del territorio e sociologia rurale, Industrie Agrarie - produzioni casearie, trasformazione dei prodotti agricoli e marketing .

Quali attività sono previste per l’acquisizione delle competenze trasversali e l’orientamento (PCTO)?

Prevediamo progetti presso il nostro Istituto e anche in ambienti esterni a quello scolastico (con la stipula di apposite convenzioni), per un monte ore annuo minimo di 210 ore (o più in base alla personalizzazione dei percorsi), da svolgersi in orario curricolare e/o extracurricolare, anche estivo. Comprendono: tirocini aziendali, visite didattiche ed esperienze in aziende del settore; viaggi di istruzione strettamente attinenti il percorso di studi e che prevedano attività con valenza professionalizzante; partecipazione a convegni, eventi fieristici, manifestazioni; attività di internazionalizzazione come tirocini, stage e progetti di alternanza all’estero e infine, incontri a valenza professionalizzante con testimonial del mondo del lavoro e delle professioni.

Con quali competenze il vostro diplomato si inserisce nel mondo del lavoro?

Il diploma permette di svolgere mansioni che richiedono una certa autonomia e conoscenze tecniche nel settore delle produzioni agricole, dell’allevamento, dei servizi per l'agricoltura, nella gestione del territorio e nella valorizzazione dei prodotti agricoli, agroindustriali e agroforestali. In particolare, il percorso che si svolge a Pandino ha, da sempre, una curvatura verso il settore lattiero-caseario, ambito in cui è sorta la Scuola Casearia e si è evoluta seguendo le varie riforme dell’istruzione professionale, ma sempre nel solco della tradizione lattiero casearia che caratterizza il territorio. Sono però frequenti le richieste di diplomati, anche dall’estero, a cui alcuni studenti si rivolgono, sollecitati dalle attività di internazionalizzazione organizzate. La Scuola infatti vuole stimolare gli studenti a valutare anche possibili percorsi tipo le esperienze di Erasmus+, svolte nel corso degli anni con scambi culturali con numerosi Paesi europei, a riprova della spinta all’innovazione, che vuole essere un tratto distintivo della Scuola.

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11/04/2022

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